Venerdì 18 marzo 0re 17.00 nella sala del maggior consiglio di Palazzo Ducale, nel programma di attività di Libera “cento passi verso la giornata della memoria”, in partenariato con Palazzo Ducale e COOP Liguria verrà presentato il libro “le mani in pasta”. Storia della trasformazione dei beni confiscati alla mafia restituiti alla socialità.
L’appuntamento prevede testimonianze sull’impegno di Libera per la conquista di una legge che prevede il sequestro e la confisca dei beni alla mafia e la restituzione alla collettività degli stessi immobili e terreni ridando vita di legalità e di dignità.
Carlo Barbieri, autore del libro “Le mani in pasta”, racconta le storie di queste realtà che operano su terreni confiscati alle mafie nel Sud Italia.
Tutto inizia nel 2001, quando a San Giuseppe Jato, un piccolo gruppo di giovani costituendosi in cooperativa intraprendono un percorso straordinario che negli anni è cresciuto formando una galassia di imprese che lavorano da Nord a Sud. Il lavoro sui terreni confiscati ha portato infatti alla produzione di olio, vino, pasta, taralli, legumi, conserve alimentari e altri prodotti biologici contrassegnati dal marchio di qualità e legalità Libera Terra. Ogni anno su questi terreni si svolgono i campi di volontariato internazionale con giovani provenienti da ogni parte del mondo. Le cooperative curano con attenzione l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Questi sono solo alcuni esempi felici, storie di un modello produttivo e imprenditoriale alternativo, contrapposto a quello mafioso, un modello che contribuisce ad una crescita economica sociale e culturale del Paese sotto il segno della legalità e dell’impegno civile. Un riscatto che passa anche attraverso le scelte dei consumatori: “La lotta alle mafie – dice nella prefazione Marco Pedroni, presidente dell‘Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori (Ancc)-Coop – si fa anche scegliendo prodotti e produttori che agiscono così, che sono puliti, che non cedono alla corruzione o alle intimidazioni, che rispettano l’ambiente, che pagano correttamente i lavoratori e le tasse“. Una scelta, seminare la legalità, per «contaminare positivamente tutta l’Italia». Editrice Consumatori, la casa editrice di proprietà di Coop, aveva dato alle stampe 15 anni fa la prima edizione del libro.A 25 anni dall’approvazione della legge 109/96 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati ai mafiosi, e a vent’anni dalla nascita della cooperativa Placido Rizzotto – Libera Terra Carlo Barbieri ci racconta il riscatto di una terra che riesce a estrarre buona pasta dalle storie di violenza che ancora purtroppo la affliggono.