La formazione del nostro presidio continua con 2 incontri con Piergiorgio Grossi,esponente del M.F.E.(Movimento Federalista Europeo), sulle principali istituzioni e politiche europee, anche finanziarie attuali. Riepilogo sui più importanti organi istituzionali europei con le loro funzioni.
A) COMMISSIONE EUROPEA
B) PARLAMENTO EUROPEO
C) CONSIGLIO DEI MINISTRI DELLA U.E.
D) CONSIGLIO EUROPEO
E) CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA
A) Commissione Europea propone e scrive le leggi per le politiche europee ma queste, per diventare esecutive, devono essere approvate da entrambe le Camere legislative (Parlamento Europeo e Consiglio dei Ministri della U.E.). Inoltre la Commissione Europea esercita il potere esecutivo: governa e attua le leggi. E’ formata da un Presidente e vari Commissari ,uno per ogni Stato . Altra funzione della Commissione Europea è quella di essere la “custode dei trattati” : vigila affinchè vengano rispettati dagli Stati della U.E., interviene per individuare frodi, decidere reati .Essa può avviare una procedura di infrazione contro uno Stato membro ,ma questa può essere bloccata dal Consiglio della UE o dal Parlamento e l’organo deputato a farla rispettare è la Corte di Giustizia Europea.
B) Parlamento Europeo è organo legislativo che approva le leggi, proposte dalla Commissione Europea, insieme al Consiglio della U.E. E’ l’unico organo dell’Unione Europea ad essere eletto a suffragio universale da tutti i cittadini degli Stati dell’Unione, con elezioni ogni 5 anni, con legge a sistema proporzionale. I Parlamentari eletti si riuniscono in vari gruppi politici, che si dispongono da Sinistra a Destra (es: Socialisti,Verdi,Popolari, Liberali ecc..). La maggioranza è costituita da gruppi favorevoli allaUE, solo una minoranza è formata da gruppi contrari alla UE ( come Conservatori e gruppo dell’Identità Nazionale, di cui fa parte la Lega). Il Parlamento vota le leggi a maggioranza semplice dei presenti,
C) Consiglio dei Ministri della UE è organo legislativo che deve approvare le leggi europee insieme al Parlamento, ma rappresenta i vari Stati membri; vi sono ministri per ogni Stato (Ministro dell’Agricoltura, del Commercio, delle Finanze ecc..).In questo caso , per bilanciare l’esistenza di Stati molto grandi (come Francia e Germania),con una grande popolazione e di Stati molto piccoli( come Cipro ), la votazione avviene in parte( 55%) per numero di Stati, in parte(65%) per popolazione ( numero di persone ). I Ministri, quando partecipano alle riunioni del loro Ministero, rappresentano tutta la loro Nazione. Su molti argomenti importanti il Consiglio dei Ministri della UE deve decidere all’unanimità ; quindi si instaura spesso un blocco della minoranza:una legge può non essere approvata anche se è contrario un solo Stato membro!
D) Consiglio Europeo è formato dai Capi di Stato e di Governo dei 27 Stati dell’Unione; è costituito quindi dai vertici ma ha un potere limitato, essenzialmente un potere di indirizzo sulle politiche europee. Esso non fa le leggi né le approva, emette direttive generali che poi verranno recepite dalla Commissione Europea ed approvate dalle 2 Camere.
E) Corte di Giustizia Europea è organo giudiziario della UE; fa rispettare le regole dei trattati e le eventuali procedure di infrazioni. Essa è prevalente rispetto alle Corti di Giustizia dei Singoli Stati(es: Germania). Unione Europea ha una propria Costituzione (come quelle dei singoli Stati Nazionali) che è un insieme di Trattati; essa è una Carta dei Diritti, con regole europee su argomenti anche molto attuali, come la privacy e internet.
Consideriamo evoluzione dei Trattati negli anni:
a)Trattato CECA (del carbone e dell’acciaio fatto con 6 Paesi Europei, compresa Italia. .Stipulato nel 1951, soprattutto per evitare una possibile guerra fra potenze europee per monopoliodi carbone e acciaio.
b) Trattato di Roma: stipulato nel1957 rappresenta unione doganale tra Stati Europei. Non è cambiato negli ultimi 30 anni ,causa “boom economico”.
c) Trattato di Maastricht : stipulato nel1992,dopo la caduta del Muro di Berlino, quando l’Unione Doganale istituita, con leggi commerciali e valute diverse, creava problemi. Si istituisce il MEC(Mercato Comune Europeo): un Mercato Unico, con legge comune sul commercio e regole uguali in tutti i Paesi Europei. E’ importante perché ha permesso passaggio di merci senza dazi e passaggio di persone senza passaporti, tra Stati dell’Unione. In occasione di questo Trattato, si è decisa anche la moneta unica Euro, anche se il processo è stato lungo prima dell’effettiva circolazione della moneta
unica(dal 1992 al 2000).
d) Trattato di Lisbona: stipulato nel 2009; esso ha completato i provvedimenti iniziati con Maastricht e lo ha allargato a 27 Nazioni firmatarie. L’Unione Europea, formata ad oggi da 27 Paesi, che si è costituita tramite tutti questi trattati, è una nuova struttura che non esisteva in passato, ha ora una personalità giuridica, può firmare trattati internazionali, avere un seggio all’ONU, partecipare a conferenze internazionali.
La UE si è formata con un processo lungo e difficile, una Rivoluzione lenta, senza spargimento di sangue! Ricordiamo una frase di Spinelli: “La validità dell’Europa è dovuta al fatto che l’idea di Europa rinasce ogni volta, dopo le difficoltà”. Nei casi di guerre, crisi economiche, crisi attuale dovuta al Covid 19, ci rendiamo conto che abbiamo bisogno dell’Europa, non riusciamo ad andare avanti da soli. Altro argomento importante, approfondito tramite domande poste dai nostri volontari, riguarda: Competenze della UE in varie questioni legislative europee:
a) Competenze solo degli Stati Nazionali; esse non possono essere decise dal Parlamento Europeo che rappresenta l’Unione: Politica Estera, Fisco, Politiche di Difesa(comprendente problema migrazioni, cittadinanza ) ed Educazione. Per queste competenze la UE può stabilire regole che gli Stati Nazionali possono approvare: le cosiddette “leggi di recepimento delle direttive europee”.
b) Competenze concorrenti, nelle quali il Parlamento della UE legifera in base alle direttive europee.
c) Competenze esclusive della UE ( come Agricoltura e Pesca). Da queste diverse competenze dell’Europa derivano vari problemi e aspetti delle politiche europee:
1) Paradisi Fiscali ( es Olanda, Cipro ecc..): essi sono possibili perché non si è mai istituito ununico “ range” di tassazione tra gli Stati della UE; quando si tenta di stabilirlo, vi è sempre il veto di qualche Stato Nazionale, poiché il Fisco, come abbiamo visto, è una competenza dei singoli Stati e va votata all’unanimità.
2) Politiche Europee sui migranti: anche la politica migratoria è competenza degli Stati Nazionali ( non della UE) e si vota all’unanimità; quindi soltanto alcuni capi di Stato e di Governo sono riusciti ad ottenere dei risultati nel Consiglio della UE sulle politiche migratorie: es la Merkel per accoglienza profughi siriani e la Lamorgese per distribuzione migranti in più Stati su base volontaria.
Altro argomento trattato: Relazioni del MFE con politiche italiane ed europee e suoi obbiettivi principali: Movimento Federalista Europeo esiste da 75 anni ( fondato nel 1943 da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi) ; non dipende da nessun partito politico, ma ha sempre cercato alleanze col Governo formando un” intergruppo federalista”, all’interno del Parlamento che comprende tutti i partiti europeisti(prevalenza in questo periodo del PD).
Obbiettivi importanti in questo periodo:
a) Creare una” capacità fiscale” dell’Unione Europea, cambiando anche alcune regole dei Trattati, per potere rilanciare l’Economia; avere un vero bilancio fiscale della UE, con entrate fiscali europee ( simili alle tasse federali in USA), con maggior trasparenza( senza aumentare il carico fiscale totale).
b) Migliorare le competenze della UE, variando eventualmente i Trattati, aumentando con varie clausole gli argomenti da votare a maggioranza dal Parlamento Europeo, rispetto a quelli in cui è necessario votare all’unanimità, per farla diventare veramente una “Federazione Europea”.
Principali politiche europee finanziarie attuali dell’Unione Europea: il 23-4-2020 è avvenuto un incontro importante del Consiglio della UE sui finanziamenti necessari per combattere l’emergenza pandemia da Covid 19. La decisione più significativa di questo incontro è stata l’istituzione dei “recovery -fund”, per i 19 Paesi dell’area Euro: Essi sono fondi europei garantiti dalla UE; non fanno parte dei debiti dei singoli Stati Nazionali, ma sono un debito comune degli Stati della UE(debito pubblico europeo). I “recovery-fund” sono garantiti da tutti gli Stati della zona Euro perché fanno parte del bilancio europeo; sono fondi che servono per la ricostruzione e per fare investimenti, gestiti dalla Commissione Europea. Essi saranno formati una parte da prestiti a lungo periodo (es. nel 2027) e una parte a fondo perduto. Si pensa che l’intera somma di questi fondi sia in rapporto di metà di prestiti e metà a fondo perduto; ma sia questo dato, sia l’entità complessiva della somma stanziata(circa 1000 miliardi) sono “ in divenire”, perché si stanno decidendo e approvando proprio in queste settimane! I tempi necessari per fare in modo che i recovery-fund diventino effettivi sono piuttosto lunghi(circa a fine anno), ma è positivo che sia la Commissione Europea a gestire questi fondi e non semplici accordi tra Nazioni. Questo perché la Commissione Europea è più indipendente e può agire più facilmente per il bene comune, non per gli interessi delle singole Nazioni e si creeranno meno disuguaglianze tra Nazioni forti e deboli( es. Germania e Cipro). Per affrontare la crisi dovuta all’epidemia di Covid 19 , sono stati attuati in questi ultimi mesi alcuni provvedimenti:
1) La Bei ( Banca Europea Investimenti) ha emesso fondi come prestiti per circa 200 miliardi di Euro
2) MES (Meccanismo Europeo di Stabilità): fondi emessi per tutti gli Stati Europei, da utilizzare esclusivamente per spese sanitarie dirette e indirette, senza condizioni e a tassi molto bassi. Questi fondi ammonterebbero a circa 400 miliardi per tutti gli Stati della UE(sarebbero disponibili circa 35 miliardi per l’Italia).
3) S.U.R.E: è un Fondo per la Disoccupazione istituito dalla UE per tutti gli Stati Europei; esso è garantito dagli Stati come debito comune, e andrà dove è maggiore la disoccupazione; quindi è una forma di distribuzione della ricchezza.
4) La BCE( Banca Centrale Europea) emette come prestiti fondi per circa 1100 miliardi(circa 220 per l’Italia). Tutte queste forme di finanziamento saranno disponibili in tempi brevi per affrontare l’emergenza(già in Giugno), ma essendo prestiti, aumentano le disuguaglianze e alla fine della crisi l’indebitamento tra gli Stati membri sarà diverso. Per questo motivo il Consiglio Europeo, per migliorare la situazione economica di tutti gli Stati, ha deciso di aumentare il bilancio della UE.
Dall’1% si è passati a circa il 2%; la disponibilità di fondi dal prossimo anno è raddoppiata. Da questo deriva l’emissione dei Recovery-Fund, garantiti dal bilancio della UE, come debito comune dell’Europa.