In questi giorni la struttura di Libera Genova è stata coinvolta in un dialogo con l’amministrazione del Comune di Genova, dialogo sollecitato da una lettera aperta che indicava forte preoccupazione per le voci di modifica del Piano Urbanistico Comunale sulla questione dell’abitabilità dei bassi di Genova. Ringraziamo il Sindaco e l’Assessore Cenci per averci incontrato e aver dettagliato meglio quelli che sono gli obiettivi di questo intervento e restiamo in attesa di veder concretizzato un approccio maggiormente integrato con il tessuto sociale, economico e culturale della città.

Come rete di Libera non vogliamo entrare a parlare, in questo momento, dell’approccio su un singolo vicolo o una singola piazza del centro, ma crediamo che sia fondamentale affrontare la questione metodologica su quanto si sta muovendo sul centro storico.

In questo territorio i progetti di riqualificazione e rinascita si susseguono da decine di anni e intervenire qua significa andare ad intervenire su una complessa rete di soggetti e relazioni che da tempo provano a far emergere le positività e l’impegno delle realtà locali.

Siamo quindi convinti che il ruolo dell’amministrazione comunale, in questo senso, debba essere prima ancora che quello del deciso, un ruolo di regia e coordinamento per portare a progetti di co-progettazione su vari livelli.

Siamo convinti che non esistano oggi modelli di spazi fisici che possono non tener conto degli spazi sociali, economici e culturali già presenti e da inserire.

Siamo inoltre convinti che processi anche meritori che vadano ad incidere su alcuni luoghi del centro storico debbano essere affrontati con la coscienza di non spostare semplicemente i problemi di emergenza sociale in altri vicoli o altre zone della città.

Un’ultima importante riflessione, uscita all’interno del coordinamento di Libera, è quella di pensare non solo al centro storico di Genova, ma ai suoi centri storici, riteniamo sia una chiave di lettura importante capire quale approccio sistemico possa andare a impattare sui centri storici delle delegazioni e dei quartieri di Genova, perché vi sono molte similitudini anche nelle criticità da affrontare.

Speriamo quindi di aver potuto contribuire al dialogo e che presto si possano iniziare a vedere risposte concrete e integrate per affrontare queste questioni.