Il 21 marzo è passato e con esso anche il lungo e variegato percorso di appuntamenti in vista di quello che, per Libera, è il momento più significativo ed emblematico tra tutti gli impegni che affronta annualmente.
Diversi sono stati gli eventi promossi sul territorio. Tra questi meritano una menzione particolare, e a sé, i due riservati al ricordo delle tante, troppe vittime minorenni uccise dalle mafie.
Il primo ci ha visti, sabato 12 marzo, a Genova-Prà’, insieme alle rappresentanze istituzionali del Municipio, alle insegnanti, alunni e alunne* volontari e volontarie del Circolo di lettura ad alta voce, che hanno letto per noi alcuni passi tratti dal libro di Luigi Ciotti “La classe dei banchi vuoti”, per condividere un momento di riflessione, dinnanzi al Muretto della Memoria. Qui, nell’anno 2018, sono state apposte delle formelle di ceramica, a forma di palloncini, per ricordare alcun* bambin*, uccis* dalla criminalità organizzata. Si tratta di lavori realizzati da studenti di alcune scuole genovesi che, per età anagrafica, sono più o meno coevi delle vittime. Un impegno importante che, purtroppo, la pandemia ha interrotto e che Libera vuole riprendere, lanciando a tutte le scuole genovesi un invito per continuare e completare questo spazio di memoria condivisa, che dovrà diventare punto di riferimento per tutto il territorio e non solo.
Anche grazie all’aiuto di alcune volontarie di A.M.A., sabato 19, l’appuntamento della lettura ad alta voce è stato ripetuto presso il Chiostro delle Vigne, nel centro storico. Questa volta, però, i lettori e lettrici erano bimbi e bimbe che hanno ridato voce, sogni e speranze a loro coetanei vittime di mafia.
Aliki, Agata, Maddalena, Eleonora, Bianca e Dimitri ci hanno restituito dei pezzetti delle loro vite.
Tra il pubblico tanti bambini e bambine con i loro genitori, ma, soprattutto, tanta tanta emozione.