Un percorso di formazione online per prepararsi al 21 marzo, “Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, con riflessioni e strumenti funzionali alla didattica dell’educazione civica.
Libera e l’educazione civica. Riflessioni e percorsi
18 FEBBRAIO, ore 17.00 – 19.00, online
con Michele Gagliardo, referente nazionale settore formazione di Libera
L’educazione civile, come crediamo valga la pena dire, non può essere trattate coma una tra le altre discipline o coma una tra le tante educazioni che passano nel contesto scolastico, lasciando spesso segni poco visibili. L’educazione civile è, bensì, un altro modo di pensare e fare scuola! È la scelta di fare dell’esperienza a scuola, un’occasione per vivere la costituzione nell’oggi, per cambiare in meglio il mondo nel quale siamo. Tutti insieme. Si tratta, dunque, del mettere in pratica i valori e i principi che la Costituzione promuove; di rafforzare il ruolo educativo dei contesti e dei dispositivi pedagogici; di avere cura dell’ordinario e del quotidiano. Dal nostro piccolo osservatorio di Libera, una buona educazione civile si fonda su tre movimenti:
- La cura del quotidiano e dell’ordinario, facendo in modo che le cose di tutti i giorni comunichino i valori e i contenuti costituzionali, che tutto dica del mondo che stiamo realizzando.
- L’esempio, della narrazione e della reale e concreta esperienza ed impegno trasformativo.
- Il mettere in opera progetti puntuali che, adagiandosi in contesti vivi e sensibili, acquisiscono maggiore possibilità di incidere, di contribuire all’evoluzione e al cambiamento.
Il valore educativo della memoria come strumento di rigenerazione civile
4 MARZO, ore 17.00 – 19.00, online
con Elisa Crupi settore formazione di Libera
Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Memoria e Impegno sono tra i pilastri fondanti la storia di Libera: non può esserci impegno senza la valorizzazione della memoria, non vi può essere rispetto e riconoscimento della memoria se non attraverso la pratica quotidiana dell’impegno per la giustizia e la legalità. Durante questo incontro si rifletterà sulla necessità e sul significato di fare memoria viva, di quanto questa pratica sia fondamentale per generare cambiamento possibile dentro e fuori il contesto scolastico, una memoria, dunque, che non si sostanzi solamente della dimensione del ricordo, ma che sia stimolo per l’impegno civile nel presente. Verranno, in quest’occasione, presentati gli strumenti didattici che Libera mette a disposizione per gli insegnanti di ogni ordine e grado in preparazione al 21 marzo.
Il piacere della legalità e della partecipazione democratica
11 MARZO, ore 17.30 – 19.30, online
con Michele Gagliardo, referente nazionale settore formazione di Libera
Mettere in relazione la dimensione del piacere con la legalità e la partecipazione democratica non è fatto consueto. In primo luogo, perché le nostre società lasciano i sentimenti ai margini delle discussioni e dei ragionamenti, nei quali prevale sempre un approccio razionale, cognitivo. Nulla di più sbagliato e fuorviante, le donne e gli uomini incontrano il mondo prima di tutto attraverso il corpo e i sensi, contatto dal quale solo in un secondo momento, prende il via il processo riflessivo. Quindi c’è un “sentire” la legalità e la Costituzione, che può facilitare o ostacolare le pratiche connesse ad essa e alla partecipazione democratica.
In secondo luogo, il concetto di piacere descrive la tensione esistente tra un bisogno o desiderio e il processo di appagamento. In altre parole, la legalità e la partecipazione democratica diventano attese, desiderabili e quindi protagoniste di un lavoro nella direzione della cura e dello sviluppo diffuso. Una società civile mette al centro delle sue attese e delle sue pratiche la legalità e la partecipazione democratica, quali desideri di cambiamento sociale nella direzione della giustizia, dell’uguaglianza e della libertà.