Da molti anni il coordinamento di Libera Liguria organizza e promuove momenti di confronto sul tema delle mafie nella nostra regione. Nonostante il decennale radicamento in Liguria, il tema della presenza delle organizzazioni mafiose non sempre trova spazio di analisi approfondita nel dibattito della campagna elettorale. Eppure una riflessione su questi temi è tanto più urgente in una fase come quella che stiamo vivendo: voci autorevoli, come la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, la Banca d’Italia e il ministero dell’Interno, hanno già segnalato i pericoli concreti a cui andiamo incontro, nella gestione degli appalti e delle risorse finanziarie. Mafie, corruzione, criminalità economica e ambientale sanno sfruttare l’allentarsi delle regole, in nome di una legittima urgenza ma approfittano anche dell’acutizzarsi delle povertà, per conquistare consenso sociale e riciclare i capitali accumulati illegalmente, anche attraverso l’usura. Anche per questo Libera, insieme a tante associazioni, organizzazioni sindacali, rappresentanti di enti locali e del mondo delle imprese ha promosso nei mesi scorsi #GiustaItalia, un patto per la ripartenza fondato sull’etica della responsabilità. Richiamandosi allo spirito e ai contenuti di quel documento, il coordinamento di Libera in Liguria ha lavorato in questi mesi per sottoporre all’attenzione di chi si candida al governo della Regione Liguria alcuni impegni precisi, puntuali e verificabili, da attuare a livello regionale.
Il documento, condiviso con le associazioni e le organizzazioni sindacali che animano la rete di Libera in Liguria, verrà presentato alla stampa discusso con i candidati alla Presidenza di Regione Liguria venerdì 11 settembre, alle ore 10:00, a Genova (location da confermare).

Per via della particolare situazione legata all’emergenza Covid-19 l’incontro non sarà aperto al pubblico. Sarà nostra cura garantire ampia diffusione attraverso i canali social dell’associazione.