Non è un gioco o uno scherzo l’interesse per i possibili usi illeciti del denaro che circola sia nel gioco d’azzardo illegale, sia in quello legalizzato.

Le scelte di chi nelle istituzioni non ha lavorato per ridurre l’offerta sul territorio,  hanno determinato una crescita del volume di affari di questo settore e la crescita  del numero di persone che si sono avvicinate al gioco d’azzardo.

Lo stato che dovrebbe essere garante della salute pubblica ha sempre utilizzato il gioco con i soldi per fare cassa, non mettendo a bilancio il disastro socio sanitario che produce l’azzardopatia.

Riteniamo che questo clima torbido, dove le Istituzioni spesso non riescono a tutelare gli interessi del cittadino, e in particolare dei soggetti più vulnerabili della società, dagli interessi predatori delle aziende legate a questo settore costituisca un terreno fertile non solo per i danni sociali delle forme di ludopatia, ma anche un terreno fertile per la criminalità organizzata.

In questa atmosfera di complicità da parte delle istituzioni che ci dovrebbero proteggere con gli interessi delle aziende che producono le macchine e sale da gioco  di fatto giocano solo con la estrema vulnerabilità del cittadino.

Libera e Auser Genova e Liguria e hanno  sempre promosso  iniziative legate allo slogan “vince chi non gioca”.

Per questo motivo il nostro obiettivo possibile,  rimane quello dell’educazione a non lasciarsi coinvolgere.

L’obiettivo che abbiamo nel partecipare alle diverse consulte comunali e regionali è quello di confrontarci, per quanto è possibile, con le istituzioni per impegnarle a ridurre e le presenza di sale e di punti di gioco con di slot e VLT  vicino ai posti sensibili e a governare anche gli orari di apertura.

Una battaglia che possiamo dire di aver perso. Per questo diventa importante lavorare per far crescere tra la cittadinanza la cultura del rifiuto del gioco con i soldi.

Nel 2013 Auser, il gruppo Abele e Libera hanno promosso un questionario finalizzato a rilevare quanto il gioco con i soldi possa interessare le persone over 65 anni.

Il titolo della ricerca era “ l’azzardo non è un gioco”

A sei anni di distanza proponiamo in collaborazione con Alisa,CNR, Festival della scienza un ulteriore rilevamento al fine di verificare le eventuali variazioni di interesse che si sono manifestate nel tempo.

Dopo il ritiro dei questionari, che avverrà dopo un mese dalla consegna, i dati raccolti verranno valorizzati dai ricercatori di Alisa e verrà organizzato un momento formativo di restituzione.

Lo stesso ‘percorso verrà promosso da Libera e festival della scienza  nelle scuole ai ragazzi di età compresa dai 14 ai 19 anni.

Non crediamo nel proibizionismo, ma siamo da sempre convinti sia fondamentale spiegare a tutti che chi vince, è sempre il banco.