Nel 2014 la città di Genova è stata interessata da una confisca di quasi un centinaio di  immobili alla famiglia Canfarotta per  sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Si tratta di una delle più grandi confische d’Italia per numero di beni: la maggior parte di questi sono piccoli appartamenti e bassi nascosti nel centro storico, ma la villa confiscata in Salita Padre Umile a Coronata è completamente differente.

Il villino Castelletto è una struttura storica su 3 piani con giardino e una torretta, attualmente in gestione dell’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati (ANBSC); è abbandonato da anni e ha bisogno di interventi di messa in sicurezza.
Si legge dai verbali di sequestro e confisca che era la dimora di parte della famiglia Canfarotta.

Cercando il villino su Google ci si imbatte in un documento del Comune di Genova, probabilmente parte della valutazione economica sui beni operata da Comune e Regione negli scorsi anni:

http://www.comune.genova.it/sites/default/files/documentazione_sedute/2017/02/14_02_2017%201400/PROP_2017_0004_DOC_CORREDO_2017_DL_16_villino_castelletto_coronata.pdf.

Nella stessa perizia si possono leggere le specifiche di ristrutturazione dell’immobile, che è composto da 8 cespiti catastali diversi (e quindi “conta” come 8 beni) con le relative stime delle spese, che ammontano in totale a circa un milione di euro (http://www.comune.genova.it/sites/default/files/schede_immobili_complete_1.pdf).

Dopo i beni nel centro storico, il villino costituisce la nuova sfida nel recupero del patrimonio confiscato a Genova.

Attualmente il bene è stato messo a bando dall’Agenzia Nazionale: si tratta del primo bando diretto alle associazioni del Terzo settore indetto dall’ANBSC; aveva scadenza il 31 ottobre, ma è stato prorogato a fine dicembre.

Per iniziare a discuterne, il presidio di Libera Genova dedicato alla memoria di Francesca Morvillo, in collaborazione con Arci Cornigliano, Associazione Enzo Peri, circolo Arci il Cane, Parrocchia ss Andrea e Ambrogio, gruppo scout GE 56, Ascovil e il Corniglianese, ha organizzato un ciclo di tre incontri a Cornigliano e Coronata  dalla durata di 2 ore l’uno  tra novembre e dicembre 2020.

Tuttavia, a causa dell’entrata in vigore del nuovo Dpcm, è stato necessario modificare i piani e gli incontri sono rimandati a data da destinarsi (stay tuned!). Il primo  sarebbe stato un meeting informativo sui beni confiscati e sulla confisca Canfarotta realizzato da due volontari del presidio Morvillo; il secondo voleva essere una formazione su esperienze positive di riuso sociale di immobili confiscati e avrebbe visto la partecipazione di alcuni gestori di beni confiscati, liguri e non; infine, il terzo ed ultimo incontro voleva essere un brainstorming volto alla realizzazione di una “mappa dei problemi” realizzata in collaborazione con gli abitanti dei quartieri di Cornigliano e Coronata per capire insieme come la Villa, una volta riassegnata, potesse recare un beneficio diretto agli abitanti stessi. In ogni caso, come scritto sopra, in seguito al nuovo Dpcm, il presidio Morvillo ha deciso di realizzare un meeting online previsto per domenica 8 novembre dalle ore 18.00 alle 19.00. In attesa di tempi migliori, sarà una prima occasione per parlare di beni confiscati e del Villino Castelletto, nonché della recente proroga del bando indetto dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la gestione dei beni confiscati (ANBSC). L’incontro sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di Good Morning Genova e su quella di Libera Liguria.