La situazione di emergenza sanitaria, legata alla diffusione del Covid-19, ha indotto Libera a rivedere e “ripensare” tutte le abituali iniziative, che prevedevano  attività in presenza, come riunioni di presidio, incontri pubblici con le associazioni della rete e con la popolazione, presentazioni di libri, banchetti a teatro o per le strade ….

Naturalmente  anche l’Area scuola, che comprende volontari dei tre presidi,  è coinvolta in questa revisione delle modalità di lavoro con le classi, che va ripensata a distanza.

È necessario cambiare prospettiva: se Libera non può entrare a scuola, sarà la SCUOLA  AD ENTRARE IN LIBERA!

Prima si potevano svolgere, in presenza, tante preziose attività, in cui erano i volontari della nostra associazione ad entrare nella realtà scolastica :  organizzare e gestire iniziative di formazione per gli insegnanti; attivare laboratori nelle classi, promuovere incontri tra magistrati/ giornalisti/ testimoni di memoria… e studenti; organizzare Tour dei beni confiscati nel centro storico; definire nelle scuole percorsi propedeutici al 21 marzo, Giornata  della Memoria e dell’Impegno.

Ora si devono trovare forme alternative sia per coinvolgere i docenti sia per proporre le attività agli studenti.

Il gruppo che lavora nell’ Area Scuola, durante le recenti riunioni, ha ipotizzato di procedere con le seguenti modalità:

  • Individuare all’ interno del gruppo le reali risorse umane, che garantiscano continuità nel lavoro.
  • Preparare elenchi con nomi, mail, telefoni degli insegnanti potenzialmente interessati, differenziati per ordine di scuola.
  • Contattare direttamente gli insegnanti già conosciuti, per verificare il loro concreto interesse, in questo anno scolastico, verso le nostre proposte.
  • Definire un piano di lavoro unico, valido per i tre presidi, pur tenendo conto delle specificità dei vari territori ( Genova e Tigullio). Contenuti del piano, da proporre e gestire con l’ausilio di piattaforme digitali, potrebbero essere i 2 video, quello del Tour virtuale dei Beni confiscati alla mafia (realizzato dal presidio Morvillo) e quello sulla Memoria (prodotto con la collaborazione dei tre presidi); eventuali proposte laboratoriali ; incontri con magistrati o altre figure di riferimento e studenti.
  • Organizzare, a distanza, incontri di formazione per gli insegnanti, diversificati per ordine di scuola, per spiegare contenuti, obiettivi e finalità educative del nostro piano di lavoro.

La collaborazione e la sinergia con i docenti, quindi,  quest’anno sarà ancora più  preziosa e fondamentale, perché il gruppo Scuola può  fornire loro le idee e i materiali, ma dovranno essere gli insegnanti  a lavorare direttamente e fattivamente con gli alunni, nelle classi.

Insomma…la Scuola che entra in LIBERA!