Come sempre ricordiamo, “Libera nomi e numeri contro le mafie” è una associazione composta di tante persone e tante associazioni. (sindacati, associazioni di categoria, associazioni culturali, scuole e cooperative)
Libera in Liguria nasce dopo tante iniziative pubbliche che si sono tenute a partire dall’anno 2000 per la promozione della carovana antimafie.
Chi tirava le fila per l’organizzazione di quell’appuntamento annuale erano ARCI e il CRU (Consiglio regionale Unipol) composto da CGIL/CISL/UIL, CIA, Confesercenti, Lega delle Cooperative e CNA).
E’ stata una crescita che è lievitata nel tempo, accompagnata con attenzione dalla presidenza della fondazione CESAR che in quel momento era rappresentata nella presidenza di Libera.
Annualmente in tutti i capoluoghi di provincia, si programmavano appuntamenti per confrontarci sulla presenza del crimine organizzato su quella parte di territorio.
In quelle province contestualmente si formavano gruppi che organizzavano dibattiti o conferenze con magistrati, amministratori, politici, finalizzate a promuovere una maggiore attenzione su questo fenomeno criminale e contribuire alla crescita della cultura della legalità e della giustizia.
Chi tirava le fila di questo sistema era certamente il CRU con la sua rete e questo investimento nel 2008 ci ha portato alla costituzione di Libera Liguria e subito dopo i coordinamenti provinciali.
Questo preambolo, serve solo per chiarire che Libera esiste e la cultura di appartenenza è forte, perché è la rete che ha fortemente voluto che si costituisse l’associazione e i coordinamenti provinciali.
La rete e i volontari sono la nostra forza. Quella forza che ci deve ritrovare insieme impegnati in momenti organizzativi diversi.
I referenti che rappresentano nei coordinamenti le diverse associazioni, partecipano alla definizione del programma di attività di Libera e sono nelle condizioni di portare in quella assise il contributo della loro associazione e dovrebbero essere anche impegnati a portare nella propria associazione la cultura di Libera.
Rispetto del diritto, della responsabilità e difesa della democrazia?
Questo è il collante che ci vede tutti uniti volontari e rete.
Tutti insieme sotto un’unica bandiera e per combattere l’impresa criminale e per combattere la cultura mafiosa, abbiamo bisogno di tutti coloro che condividono con noi, senza dubbi di sorta (senza se e senza ma) le nostre campagne.
Per combattere l’organizzazione mafiosa occorre una organizzazione antimafia altrettanto forte.
Per questo continuiamo a rivolgere l’invito alle Organizzazioni sindacali, alle associazioni culturali e alle scuole di dare un forte segnale di compattezza della rete perché solo un lavoro capillare e costante è utile per far crescere un modo di pensare e di vivere diverso.
Libera siamo noi.
Libera non vuole occuparsi della rappresentanza di problematiche di cui altri hanno la titolarietà, ma se serve e se viene coinvolta in alcuni casi può dare il suo contributo.
Dobbiamo diventare dei veri testimonial del progetto giustizia e lotta contro tutte le mafie, ricordandoci sempre che non rappresentiamo solo discorsi o fumo, ma principi che trovano riscontro nella vita di tutti i giorni e quando vogliamo contrastare l’atmosfera mafiosa, dobbiamo solo ricordare che è quella che trasforma il diritto in favore.
Questa è la bandiera di Libera.