Per inaugurare questo nuovo anno sociale insieme a Libera nel Tigullio, a fine 2021, il Presidio Green aveva pre-annunciato – e poi organizzato -, proprio alla fine del mese di gennaio, una Festa del Tesseramento che, per la seconda volta, ha dovuto tristemente rimandare a data da definirsi a causa dell’inasprimento dell’emergenza sanitaria degli ultimi mesi.

Questo ennesimo intoppo, tuttavia, non ha fermato le altre attività previste e progettate per l’inizio del 2022. Oltre ad un fruttuoso scambio di idee con diverse realtà del territorio che possano dare spazio a nuove co-progettazioni su cui lavorare nel prossimo futuro, il progetto Anemmu ha ripreso gli incontri settimanali del martedì, che, in vista della partecipazione dei ragazzi agli eventi del prossimo 21 Marzo, sono stati dedicati ad uno dei pilastri tematici su cui si fonda l’operato di Libera: la Memoria. Grazie alla preziosa collaborazione degli amici dell’ANPI di Chiavari, che si stavano già preparando alle iniziative in programma per il 27 Gennaio – Giorno delle Memoria, i nostri ragazzi hanno intrapreso un percorso che li porterà a riconoscere il valore di questo atto tanto potente quale è quello di “ricordare”.

Ricordare significa innanzitutto costruire percorsi che aiutino a elaborare un’idea di Memoria che vada oltre il rischio della retorica e conservi il racconto di fatti realmente accaduti e che hanno colpito non solo le vittime, ma l’intera comunità. Come si fa, quindi, a mantenere la buona intenzione di ricordare? Un ottimo modo è quello di raccontare storie. E i ragazzi di Anemmu nel Tigullio hanno l’occasione di ascoltare un “canta-storie” d’eccezione, lo storico e amico Getto Viarengo, che li sta portando a conoscere, ogni martedì, alcuni dei luoghi più significativi della Resistenza della città di Chiavari. Luoghi ora apparentemente muti, ma che contengono quella che è la nostra Storia, che ci raccontano da dove veniamo. Nel 2021, in occasione delle iniziative per il centenario dalla nascita del Comandante Aldo Gastaldi “Bisagno”, era stata infatti presentata la Mappa dei Luoghi della Resistenza nel Tigullio. È un lavoro in continuo aggiornamento, ma di cui si possono già dare i primi numeri raggiunti ad oggi: 58 Luoghi, 93 Lapidi geolocalizzate, oltre 2.400 visualizzazioni (per approfondire: https://mapparesistenzatigullio.com/).

La prima tappa dell’itinerario per i ragazzi è stata il Cimitero Monumentale di Chiavari, all’interno del quale si trova il Parco della Memoria, che conta 137 alberi piantati in ricordo dei soldati chiavaresi caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Nella stessa giornata, Getto ha incuriosito i ragazzi portandoli alla zona adiacente dove, in passato, sorgeva il poligono di tiro, fortemente voluto da Giuseppe Garibaldi affinché tutta la popolazione imparasse a sparare e combattere, incluse le donne. Il secondo appuntamento, invece, ha visto Getto e i ragazzi ripercorrere le vie chiavaresi battute da quei soldati che, durante la Seconda Guerra Mondiale, hanno sacrificato la loro vita nella speranza di sconfiggere la disumanità che stava stravolgendo l’Europa e il mondo. Le ricerche di Getto hanno riportato alla luce le lettere d’addio di alcuni di questi giovani condannati a morte, che i ragazzi hanno potuto leggere: tra le parole d’amore rivolte ai propri cari, amici e familiari, nonostante le atrocità perpetrate dal nazifascismo e dalla guerra, rimane sempre evidente e comune a tutte le lettere un sentimento di profondo rispetto per l’Uomo. Attraverso numerosi testi scritti su questo importante periodo storico, le varie Sezioni ANPI (e gli storici locali, che hanno integrato il lungo lavoro, frutto di anni di ricerca) hanno creato una memoria digitale viva e in continuo movimento, arricchita anche da importanti contributi raccolti con le ultime testimonianze dirette dell’unica rivoluzione civile che la Storia d’Italia abbia mai conosciuto.

L’antifascismo e l’eredità costituente della Resistenza rappresentano oggi più che mai i due fattori centrali di una risposta generale sia al riemergere dei movimenti fascisti ed eversivi dell’ordine democratico, sia alla crisi di sistema che attraversa la società nel suo insieme. Lavorare e collaborare affinché tutti abbiano accesso a questa eredità significa anche educare e fornire gli strumenti culturali utili a scegliere di “andare dalla parte giusta”, riprendendo il motto del progetto Anemmu di Libera.

Lo scopo – e la nostra speranza – è che tutto ciò possa aiutare a ricordare chi non è stato indifferente, e grazie ai quali oggi ognuno di noi può vivere in libertà e democrazia.

Saranno ancora due i martedì dedicati alla Mappa della Resistenza in cui Getto proverà ad aprire “il cassettino della memoria” dei nostri ragazzi e, tramite i suoi racconti, a renderli a loro volta depositari di verità e ricordi che ormai non possono più essere soltanto individuali, ma devono continuare ad essere parte della memoria collettiva.